Troppo spesso oggi i libri vengono scritti o commissionati a ghostwriter — in italiano "scrittori fantasma", ossia professionisti che scrivono testi per altri in anonimato — da personaggi famosi che si occupano di tutt'altro nella vita, ma decidono di "coronare un sogno" o rafforzare il proprio brand personale. Questi libri scalano le classifiche grazie alla notorietà dell'autore, più che per la qualità del contenuto. Nel frattempo, scrittori sconosciuti ma talentuosi faticano a trovare spazio, rimanendo nell'ombra nonostante opere valide, curate e degne di nota.

Questa tendenza ha portato la visibilità a contare più della competenza, e il successo si misura in numeri piuttosto che in profondità. In un contesto dominato dal "fai-da-te narrativo", il lettore rischia di essere abbagliato dalla popolarità, perdendo il senso critico verso la reale qualità del testo.

Scrivere bene non significa semplicemente raccontare di sé. Non basta avere un'esperienza personale o un'opinione. Servono consapevolezza, studio e capacità narrativa. Occorre saper trasformare la propria esperienza in qualcosa di universale, che parli al lettore e lo arricchisca.

​In questo percorso, mi muovo sia come autrice, con decenni di esperienza e riconoscimenti alle spalle, sia come lettrice attenta. Ho imparato che un vasto seguito online non garantisce la qualità di un libro, né ne determina il valore, né si traduce automaticamente in copie vendute.

Come lettrice, prediligo opere scritte con cura, redatte da professionisti della parola, con proprietà di linguaggio, profondità concettuale e un'intenzione autentica, capaci di trasmettere conoscenza, emozione, bellezza e riflessione.

In particolare, nei libri di miglioramento personale ho trovato spesso insegnamenti preziosi. Alcuni mi hanno insegnato qualcosa di nuovo, altri hanno confermato ciò che già sapevo, altri ancora non mi hanno colpito affatto.

In ogni caso, per trarre davvero beneficio da una lettura è fondamentale approcciarla con attenzione: prendersi il tempo per riflettere sui concetti, sottolineare i passaggi chiave, annotare le frasi evocative e, soprattutto, applicare ciò che si è appreso alla propria vita.

​Scrivere e leggere diventano così due facce della stessa esperienza: osservare, comprendere, interiorizzare e trasformare. In questo modo, ogni libro può diventare uno strumento di crescita personale, e ogni pagina letta un invito a vivere con maggiore consapevolezza.

​La scrittura non è solo comunicazione, né un veicolo promozionale. È un atto creativo, un gesto di responsabilità verso il lettore. Quando diventa mero strumento di marketing, perde la sua essenza: smette di ispirare, di interrogare, di lasciare il segno.

Chi scrive ha il dovere di conoscere il proprio mestiere, di perfezionarlo con impegno e integrità. Solo così la scrittura può diventare ciò che davvero dovrebbe essere: un ponte tra pensiero e bellezza, un dono che attraversa il tempo e lascia una traccia.

​In un mondo in cui spesso ci troviamo indecisi su cosa acquistare o regalare, suggerisco sempre un buon libro cartaceo da sfogliare, sentire, toccare, annusare e assaporare. Considero, infatti, i libri i migliori compagni di vita, capaci di nutrire la mente e cambiare la nostra prospettiva.​

​Se "VIVERE IN PIENA CONSAPEVOLEZZA A 360°" - Conoscere, comprendere e migliorare per cambiare intelligentemente la propria vita - è la vostra scelta, ve ne sono grata e vi invito a una BUONA LETTURA CONSAPEVOLE!